Roma, agosto 1945. Il film Giorni di gloria, voluto dal ministro Scoccimarro con la collaborazione delle formazioni del comando militare C.V.L., è l’esaltazione di ciò che i partigiani hanno fatto per la liberazione del nostro paese martoriato. Il film rievoca brevemente le giornate del settembre 1943 e mostra i primi movimenti delle formazioni partigiane; ricostruisce l’attentato di via Rasella a Roma rievoca il più nefando dei delitti nazi-fascisti: le Fosse Ardeatine.
Il film prodotto da Fulvio Ricci si avvale della coordinazione artistica e tecnica di Mario Serandrei e Giuseppe De Santis, della regia di Luchino Visconti per il processo Caruso e di Marcello Pagliero per le Fosse Ardeatine, ed, ancora, del garibaldino volontario Manlio e di Michel Verdier della Cineac di Losanna. Il P.W.B. ha voluto collaborare alla produzione fornendo parte del materiale documentario; altro prezioso materiale è stato dato dal C.L.N.A.I. e dalle Brigate Garibaldine del comando militare zona Val Sesia. Il commento è stato affidato a Umberto Calosso, in collaborazione con Umberto Barbaro.
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Giorni di gloria è un grande documentario sulla guerra italiana di liberazione, illustrata in tutte le sue fasi salienti: dalla catastrofe dell’occupazione tedesca alla rinascita del paese attraverso la lotta partigiana, la resistenza, l’insurrezione.
Questo film costituisce una serie di visioni eccezionali, infuocate in un tutto armonico in cui la vastità della materia drammatica realizza un crescendo emotivo, e, mentre di fatto è documento unico di tragica ed epica realtà vissuta, assurge alla dignità stilistica dell’opera d’arte. Il film è la rievocazione oggettiva del lungo tormento del nostro popolo fino al crollo del fascismo; esso ci mostra la furia devastatrice dei nuovi barbari, la grandiosa reazione popolare, la liberazione, l’alba del nuovo Risorgimento Nazionale; ci mostra come il popolo italiano ha saputo cancellare la vergogna del fascismo.
Alla crudeltà , all’assurdità disumana, al grottesco tragico e al livore bestiale e sterminatore del fascismo, si è contrapposto nella ritrovata solidarietà e unità nazionale, il popolo lavoratore d’Italia; l’Italia che ha ritrovato il suo volto guerriero per sconfiggere l’oppressore e riprendere le strade dell’avvenire, della pace e della ricostruzione.
Giorni di gloria è la realtà vissuta di questa epica pagina di storia. Girato da più di venti operatori, il materiale documentario è stato fuso in un tutto che, oltre ad essere una testimonianza di incomparabile valore emotivo, costituisce un film denso di tragica, possente ed umana poesia.
(dalla presentazione del film)
Roma, 23 novembre 1952. Giorni di gloria al Circolo di Cultura Cinematografica Charlie Chaplin.