Il 23 febbraio (1961) sono stati presentati a Parigi due tra i film più apprezzati e discussi dell'attuale stagione cinematografica italiana Rocco e i suoi fratelli e La notte.
Lettera aperta al ministro Alberto Folchi
Lettera aperta di Luchino Visconti al Ministro del Turismo e dello Spettacolo Alberto Folchi
Rocco e i suoi fratelli
Rocco in ogni modo va visto e studiato, Rocco, sia pure a tratti, ci narra cose indimenticabili e altre ne suggerisce...
Rocco e i suoi fratelli romanzo cinematografico
Il romanzo non è soltanto la tentazione di Luchino Visconti: è la più solida struttura a cui si affida la sua fantasia mimica, e la sua ansia di un assoluto ideologico. Un romanzo sta dietro Ossessione, un racconto ottocentesco dietro Senso, un romanzo breve dietro Le notti bianche.
I film del giorno: Rocco e i suoi fratelli
Non si è interamente diradata la nebbia del misticismo se ancora oggi buona parte della critica, per spiegare Rocco, il protagonista dell'ultimo film di Visconti, non ha trovato di meglio che definirlo un “santo”...
Dopo il successo di Rocco e i suoi fratelli II
Il valore di Rocco sta nel ricollegarsi, al di là di ribellioni e polemiche immediate e di corto respiro, alla spina dorsale della cultura del nostro paese, a Verga come a Verdi.
Dopo il successo di Rocco e i suoi fratelli
L'opposizione ufficiale al film di Visconti è, indubbiamente, in relazione diretta con il suo successo
Cinque terroni a Milano
Il regista di La terra trema tenta con Rocco e i suoi fratelli di integrare nella società industriale, nel mondo moderno, quei “terroni” cui con grande facilità i milanesi attribuiscono tutto ciò che non va nella “capitale mancata”
Rocco e i suoi fratelli: Da Verga a Gramsci
La chiave di volta degli stati d'animo, delle psicologie e dei conflitti, è per me prevalentemente sociale, anche se le conclusioni a cui giungo sono soltanto umane e riguardano concretamente gli individui singoli.
Una certa vestaglietta
Ho inteso Rinaldo Ricci e il costumista Piero Tosi mentre discutevano di una certa “vestaglietta”: ho aguzzato l'orecchio e mi son reso conto che si trattava di un indumento femminile che doveva servire a Nadia-Girardot