Anteprima
Caro Guido (Aristarco),
tu mi domandi almeno una paginetta di introduzione alla pubblicazione di un brano di sceneggiatura di Rocco e i suoi fratelli. Ma io mi sento incapace a fornirti questa paginetta. La materia che il mio prossimo film vuole affrontare è talmente densa di significati e di temi ambiziosi, che una paginetta rischierebbe di tradirli malamente. D’altra parte non ho assolutamente tempo per scriverti di più. Quello che posso dirti, e che tu già sai, del resto, ma che potrebbe servire ai tuoi lettori, è che Rocco affronta uno dei problemi sostanziali della vita italiana, senza tuttavia avere la pretesa di risolverlo. È già abbastanza ambizioso il fatto di proporre tale tema all’attenzione del pubblico.
Il tema è quello dell’emigrazione interna, che è stato già spesso trattato con ampia competenza da storici e sociologhi. Alla basa della vicenda drammatica che mi propongo di raccontare cinematograficamente stanno le statistiche che riguardano l’immigrazione interna, nella loro drammatica realtà. Una famiglia del Sud, e precisamente una famiglia lucana, è spinta a emigrare nel Nord, a Milano, dalle precarie condizioni di lavoro e di vita. Milano è una città che accoglie e assorbe le masse provenienti dalle altre parti d’Italia e specialmente dal Sud e con le sue provvidenze esistenziali crea ai lavoratori che ospita nel suo Comune condizioni di vita e di lavoro che costituiscono una base di partenza. Come queste masse riescano ad acclimatarsi in un centro affamato di mano d’opera come Milano, è quello che appunto la mia storia si propone di raccontare.
A me questo è sembrato un tema attuale e appassionante. La vicenda densa di fatti e di avvenimenti si conclude, come nella realtà della vita, con esiti positivi e negativi che sono la conclusione morale e drammatica di tutta l’avventura. Ma sarebbe per ora prematuro anticipare i dettagli.
Spero che queste poche righe possano bastare, caro Guido. Ti saluto con affetto.
Luchino
(Documenti: Rocco e i suoi fratelli, Cinema Nuovo, novembre-dicembre 1959)
Mentre si gira
Milano, 22 febbraio 1960. Ore 14,30: Il signor Visconti sul luogo di lavorazione, la palestra “La Lombarda”. Impostazione di inquadratura; 14,40: Viene piazzato il carrello. L’operatore inizia l’illuminazione dell’ambiente; 14,45: Il signor Visconti prova i movimenti di macchina; 14,55: Prova il piazzamento delle luci; 15,30 Il signor Focas è sul posto di lavorazione vestito e truccato; 16,20: Vengono messe in scena le figurazioni e il signor Visconti prova la scena; 17,30: Il signor Visconti prova la scena; 18: Con una bottiglia di champagne viene “varata” la prima inquadratura del film.
(Cronaca del film di Gaetano Carancini, Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, a cura di G. Aristarco e G. Carancini, Cappelli editore 1960)
La vita amara di Luchino Visconti
Articoli e recensioni
I film del giorno: Rocco e i suoi fratelli
Rocco a Milano. — In serata di gala, con « abito da sera » di rigore e « bouquets » luminosi offerte alle signore, Rocco e i suoi fratelli è stato presentato venerdì 14 ottobre alla « haute » milanese. Puntualmente, la « gente bene » della capitale lombarda ha manifestato il suo livore nei riguardi del film di Visconti: e puntualmente ha reagito, con fischi ed esplosioni di grida ingiuriose, alle scene di Rocco già stigmatizzate dall’analogo pubblico del Palazzo del Cinema (al Festival di Venezia). Queste stesse scene (la notte d’amore di Nadia e Simone e la violenza alla Bovisa: per « oltraggio al pudore »; la colluttazione fra i fratelli e l’assassinio all’Idroscalo: per il « raccapriccio ») hanno fornito motivo, il giorno seguente, a una richiesta di sequestro da parte del Procuratore della Repubblica a Milano, dottor Carmelo Spagnolo. Alla minaccia di sequestro è seguita la richiesta — altrettanto puntuale — di tagliare le quattro scene incriminate. Le trattative, mentre con una procedura inconsueta il film continua a circolare, sono ancora in corso, al momento in cui andiamo in macchina: al rifiuto deciso di Visconti, si contrapone la tendenza di Lombardo a trovare un compromesso.
Visconti al Capitol (di Milano): Rocco e i suoi fratelli
Rocco e i suoi fratelli, da Verga a Gramsci, articolo di Luchino Visconti
Dopo il successo di Rocco e i suoi fratelli (I) (II)
Luchino Visconti: Pessimismo dell’intelligenza non della volontà
Rocco e si suoi fratelli romanzo cinematografico
Rocco e i suoi fratelli, febbraio 1961
Tour de force del cinema italiano
Ottobre 1961. Lettera aperta di Luchino Visconti al Ministro del Turismo e dello Spettacolo Alberto Folchi